IL CIELO
Il cielo potrebbe essere la continuazione del mare, il quale, laggiù dove è così distante che non riesci più a distinguere nemmeno una nave, si ripiega su se stesso e torna a coprirci; teneramente, caldamente, amorevolmente; delle volte però, è pauroso.
Sempre così bello, nella sua varietà infinita di colori, con le stelle, la luna, i pianeti, è utile a tutti: ai contadini, ai viandanti di notte e di giorno, in terra e in mare; ci porta la pioggia, le stagioni, il calore e la luce del sole; delle volte, ci porta la tempesta.
Ci guarda dall'alto, bonario, ammiccante, ci aiuta a sognare, ad innamorarci, come un vero amico; delle volte, terribile.
Il cielo, potremmo considerarlo come: "là dove incomincia l'infinito".
Ma è più facile da capire che l'infinito; il cielo, rispetto all'infinito, sappiamo dove comincia: comincia dentro di noi e poi va, va, va appunto all'infinito.
Quante volte l'uomo ha cercato di entrare nel cielo, navigare nel cielo, capire il cielo.
Ma come arriviamo a capirne un pezzo, già altri dieci, cento, si pongono sconosciuti innanzi a noi.
Il cielo "è senza dimensione".
Il cielo ha visto tutto, e di tutto.
Ha visto nascere il mondo, la comparsa della vita, la nascita del Bambinello, tutto; tutto fino a Madre Teresa di Calcutta e Hitler.
Ed è ancora qui, sulla nostra testa, insensibile, freddo, distante; a noi umani, proprio incomprensibile.
Come si fà a guardare il cielo e non pensare a Dio.
Stefano Franco Sardi
Ecco , forse bisognerebbe semplimente pensare a Dio.
RispondiEliminaRicordo una lezione di pittura che trattava come argomento il cielo, in pratica bisognava apprendere come disegnare la luce per arrivare a capire che l'intero paesaggio era fatto con i colori del cielo, gni cosa lo assorbe interamente come l'acqua i raggi di sole, così penso che anche il nostro spirito sia fatto di cielo.
Non trovavo più il tuo blog, carissima Maria... Ma cerca e ricerca, eccoti! Mi siete mancati, tu e i tuoi amici poeti e scrittori. Un abbraccio e a risentirci presto.
RispondiEliminaMnauela