Abbimo avuto un periodo di caldo insopportabile e ci siamo, a lungo, lamentati asserendo che un caldo così non ce lo ricordavamo, poi improvvisamente siamo stati esauditi ed ora abbiamo freddo! Pioviggina, non ci sentiamo di uscire per il motivo opposto al primo... Cerchiamo di avere pazienza perchè l'estate non può essere fita così, avremo ancora dolci giornate da godere quel bel tiepido che ci inviterà ad uscire per camminare.
Oggi è martedi 4 Settembre e si avvicina il giorno delle iscrizioni all'Unitre di Rivoli e quindi per il 14 Ottobre, inizio delle lezioni.
Cominciamo a parlare di scrittura, di libri da leggere. Di pensieri da mettere nsulla carta.
Il caldo ci ha offuscato le idee e non so quanti di voi hanno continuato a leggere. A volte abbiamo anche trovato la scusa di non avere libri interessanti da leggere.
Quante volte abbiamo letto un libro e ci è venuto il dubbio che non ne avremmo trovato un altro altrettanto speciale. Ecco cosa ha pensato Rinaldo riguardando un libro:
Un libro speciale
C’è un momento della propria vita dove avviene un incontro, un incontro singolare. Ti imbatti in un libro. Lo sfogli, accarezzi le pagine, leggi qualche riga. Poi il libro ti prende, tutto ciò che è attorno a te si attenua, si sfuma, si spegne. Attraversi la storia, senti che ti identifichi totalmente, che ti appartiene. Poi il libro giace nella tua libreria per anni, sino al giorno che lo rispolveri, lo rileggi (e lo rileggerai più volte). E nuovamente senti che la storia è tua, che ci sei dentro, che il tempo... già il tempo. Ti sembra che quel libro parli di un tempo immobile e immutabile, dove tutti i protagonisti attendono un evento che non si verifica, perlomeno fino all’ultimo capitolo. E allora ti accorgi che quell’attesa altro non è che la tua vita, o la storia della tua vita. Così, quando scorri con lo sguardo i dorsi dei tuoi libri e ti soffermi su Il deserto dei Tartari, di Dino Buzzati, un sorriso indulgente affiora sul tuo viso.
Rinaldo Ambrosia
Comincerò a proporvi gli scritti vostri elaborati durante le lezioni dell'anno 2011_2012 e per oggi, partiamo dalla ZETA. Abbiamo dedicato un pensiero al SILENZIO ed ecco cosa ha scritto Lucia Zucca:
Silenzio.
Nel silenzio della stanza,
spezzato solo dal crepitare del fuoco,
sento i passi dei miei pensieri
che escono ad esplorare il mondo,
alla ricerca della pace.
Ma fuori c’è solo tanta confusione,
la gente cammina ignara degli altri,
ognuno immerso nei suoi problemi,
nessuno vuole parlare con nessuno,
convinto di essere solo a soffrire.
Forse pensiamo che il silenzio sia la soluzione.
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· Lucia Zucca
Carissima, è sempre un piacere venire a trovarti...
RispondiEliminaUn abbraccio
Ros
Cara Maria, non riuscivo più a commentare per un problema con le paroline. Tante cose sono successe nel frattempo, tanti libri che ci sono venuti incontro, si sono fatti trovare nel momento giusto in cui dovevamo leggerli, ed ora nel tiepido e bel settembre aspetteremo le vostre idee e creazioni letterarie ritrovandoci, noi tutti che amiamo raccontare.
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