giovedì 8 agosto 2013

lettera di suor marinora

Diverse volte Maria mi ha invitato a prendere parte ad una lezione del suo corso di scrittura dell’UNI 3 ,nel nuovo anno accademico 2012-2013.
C’era sempre qualcosa che mi sembrava più urgente da fare.
Oggi, venerdì 19 aprile mi sono detta: “non ci saranno altre alternative”. Il corso stà per finire ed io ho voglia di partecipare ad una lezione per ritrovare quel bel gruppo di persone che mi era tanto piaciuto l’anno precedente.
Arrivo nella sala dove il gruppo si incontra. La lezione è già iniziata ma il gruppo mi saluta festante e “il simpatico maggiordomo”Renato mi fa posto e mi offre una  sedia tra due veterane del corso. Riconosco subito il loro volto e mi siedo tranquilla ad ascoltare cosa la Vita mi ha preparato,oggi, qui per me.
Maria, la volta scorsa aveva lasciato un tema su cui, chi lo desiderava, poteva scrivere qualcosa. “Una  persona speciale”.
Da bravi e seri allievi, hanno iniziato man mano a leggere i loro scritti con quella semplicità e diletto di cuore, di cui rimango sempre meravigliata. Un ventaglio di esperienze, sentimenti ed emozioni……………….
Chi ricordava la nonna, chi un amico, chi un personaggio del paese , chi un amica, chi se stessa, chi un amore che aveva avuto la leggerezza di un volo di farfalla ma  l’intensità di un fascio di lavanda! E chi ricordava con tanto rimpianto il suo gatto appena deceduto: speciale pure lui!
Chi con soave delicatezza decantava una sua poesia, chi da reporter dell’ultima generazione, raccontava il suo ultimo articolo per il giornale…………….
Ognuno aveva il suo battimano. Dentro di me pensavo e desideravo che ognuno potesse sperimentare la consolazione di un ascolto attento, fraterno, come chi racconta ad una persona cara un pezzo di se………………e ogni volta, come di incanto…………(ed anche senza incanto: solo dopo due o tre richieste di silenzio di Maria), in sala calava l’atmosfera giusta dell’ascolto!
Quanto mi piace ascoltare le parole dei GRANDI scrittori e poeti, ignoti ai più ma così ricchi di emozioni e di sentimenti. Bello l’animo umano che non si nasconde  dietro una corazza fatta di anni e di rughe,  ma rimane quello di un bambino che cammina beato della novità delle cose che le capitano attorno e sa raccontarlo così come lo vive…………Che gioia assaporare pennellate di umanità! GRAZIE

Sr Marinora
Rivoli, 29 Aprile 2013

1 commento:

  1. Ma anche "che gioia donare pennellate di umanità” a chi non se l'aspetta, specie chi è nel dolore per la dipartita di un caro congiunto! Ma come fare per trovare le parole giuste quando non si è scrittori, poeti magari? Io credo che può anche accadere che una giusta frase possa pervenire dal cuore al momento propizio. Basta aver fiducia in sé stessi e non preoccuparsi se non sempre la parola in noi non ci serve a dovere. Non è così per chi scrive di mestiere, ma per gli altri c'è sempre il momento e l'occasione per esprimere pensieri al pari di questi e gioirne.
    Così è stato proprio questa mattina allorché mio figlio Piermaria mi ha chiesto di suggerirgli una buona frase in occasione della morte del nonno di un suo caro amico, vecchio compagno di scuola. Lì per lì non mi veniva nulla da dire e così ho rimandato al ritorno della solita passeggiata in città: sapevo quasi con certezza che per vie interne mi sarebbe venuto in mente ciò che dovevo scrivere poi. Ed ecco che mentre camminavo già mi si disponeva nell'interiorità cosa scrivere che non doveva essere la classica frase delle condoglianze e via dicendo. Occorreva fare la parte di un certo scrittore in erba e così è stato non appena rientrato a casa.
    Ed ecco il testo che ne è venuto fuori, col compiacimento del mio Piermaria e sua madre.

    « È lodevole chi si dispone per il gran viaggio con la gioia nel cuore, per essere stato nella vita un uomo onesto, un buon padre e un nonno molto amato.
    Nessun altro merito è pari all'aver trasmesso il bene e l'amore a figli e a nipoti soprattutto, perché abbiano questa eredità, ben più di danarosi lasciti.
    Così è stato papà e nonno Bartolo per i suoi familiari.

    Con il nostro cordoglio,
    la famiglia Barbella »

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