Il pane
Passava quasi tutte le mattina ed arrivava con il baule della macchina pieno di pane che distribuiva a tutti come poteva fare una persona generosa che elargisce pane a tutti i conoscenti e non. Cosa si può pensare di una simile persona: tutto il bene possibile ma quel pane costava lacrime e sudore di un'altra famiglia che era obbligata a regalargli quel pane che rappresentava squallore, cattiveria, paura si, paura tanta. Forse in cuor suo si compiaceva di questo gesto sicuramente dimentico di dove lo aveva preso, era la sua seconda persona...ma poi ritornava ad essere l'uomo corpulento e minaccioso che doveva estorcere soldi e il tono era minaccioso e e crudele.
Non riesco a parlare di queste brutte esperienze, non unica, ma dovrei farlo per cancellarle definitivamente dalla mia mente e affidarla allo scritto.
Forse riuscirò a farlo per raccontarlo ad Anna, lei divora tutto ciò che scrivo e mi invita a farlo. Forse se penso di raccontare questa mia vita ad una persona che mi ascolta volentieri ce la posso fare. : Sai Anna, questa persona era uno degli usurai che ho dovuto conoscere dopo i furti e le rapine subite. Lui era arrivato come un salvatore in una delle mie mattina disperate e mi aveva prestato una somma per la quale ogni mese versavo un alto interesse. Quando non riuscivo,lui lo aggiungeva al mio debito facendosi rilasciare assegni senza data e così il debito lievitava.
Ma lui mi portava il pane e passava quasi tutte le mattine, a volte quel passaggio era temuto e speravo sempre ci fosse qualche cliente in negozio perché spesso quei passaggi diventavano odiosi.
Trovava una scusa, lavarsi le mani, o qualcos ‘altro per passare sul retro e poi cercava di avvicinarmi. Un omaccione sudato e odioso e la lotta diventava ardua. Pregare che suonasse qualcuno, ci sono sempre riuscita ad allontanarlo ma che fatica!
Ogni mattina arrivava a vedere se avevo fatto degli incassi e il mio debito lievitava.
Lui era un dei due aguzzini che passavano per questo motivo. L'altro arrivava una volta alla settimana ma costui si comportava diversamente. Se non incassava, gridava insulti inauditi.
Passava quasi tutte le mattina ed arrivava con il baule della macchina pieno di pane che distribuiva a tutti come poteva fare una persona generosa che elargisce pane a tutti i conoscenti e non. Cosa si può pensare di una simile persona: tutto il bene possibile ma quel pane costava lacrime e sudore di un'altra famiglia che era obbligata a regalargli quel pane che rappresentava squallore, cattiveria, paura si, paura tanta. Forse in cuor suo si compiaceva di questo gesto sicuramente dimentico di dove lo aveva preso, era la sua seconda persona...ma poi ritornava ad essere l'uomo corpulento e minaccioso che doveva estorcere soldi e il tono era minaccioso e e crudele.
Non riesco a parlare di queste brutte esperienze, non unica, ma dovrei farlo per cancellarle definitivamente dalla mia mente e affidarla allo scritto.
Forse riuscirò a farlo per raccontarlo ad Anna, lei divora tutto ciò che scrivo e mi invita a farlo. Forse se penso di raccontare questa mia vita ad una persona che mi ascolta volentieri ce la posso fare. : Sai Anna, questa persona era uno degli usurai che ho dovuto conoscere dopo i furti e le rapine subite. Lui era arrivato come un salvatore in una delle mie mattina disperate e mi aveva prestato una somma per la quale ogni mese versavo un alto interesse. Quando non riuscivo,lui lo aggiungeva al mio debito facendosi rilasciare assegni senza data e così il debito lievitava.
Ma lui mi portava il pane e passava quasi tutte le mattine, a volte quel passaggio era temuto e speravo sempre ci fosse qualche cliente in negozio perché spesso quei passaggi diventavano odiosi.
Trovava una scusa, lavarsi le mani, o qualcos ‘altro per passare sul retro e poi cercava di avvicinarmi. Un omaccione sudato e odioso e la lotta diventava ardua. Pregare che suonasse qualcuno, ci sono sempre riuscita ad allontanarlo ma che fatica!
Ogni mattina arrivava a vedere se avevo fatto degli incassi e il mio debito lievitava.
Lui era un dei due aguzzini che passavano per questo motivo. L'altro arrivava una volta alla settimana ma costui si comportava diversamente. Se non incassava, gridava insulti inauditi.
Per fortuna questo incubo è terminato!
Sono proprio esperienze da dimenticare.
RispondiEliminaUn abbraccio