Il mio primo giorno di scuola
all’Unitre
Incomincio
con il raccontare il mio arrivo in classe.
Ero
un po’ in ritardo, ed ho esordito dicendo, scusate e mi ripeto, per il ritardo.
C’è
stata una risposta unanime molto spiritosa, io di rimando ho fatto altrettanto
e così si è rotto il cosiddetto ghiaccio. Ho notato molto affiatamento fra gli
allievi e questo mi ha fatta sentire subito a mio agio, incominciando
soprattutto dalla docente.
Il
pomeriggio si è svolto fra letture di racconti e poesie. A quel punto mi son
detta chissà se avrò anch’io la vena poetica, forse tastandomi il polso per
trovare la vena del cuore.
Ho incominciato a fantasticare a pensare ad una sera stellata a guardare
il cielo e vedere quella miriade di puntini luminosi e dire come fanno a stare
tutti lassù senza un filo che li trattenga, che meraviglia questo spettacolare
ed infinito universo ed ho voluto immaginare che mio marito sia finito su uno
di questi corpi celesti e sia felice.
Scusate
questa nota un po’ triste. Sono convinta che alla regia di tutto ciò, ci sia
una mano “Divina”.
Spero
con il tempo di scrivere meglio, perché a dire la verità mi trovo meglio nel
dialogare e per sfruttare una frase detta da un certo Papa... “se sbaglio mi
corigirete” non che io mi paragoni a Lui sarebbe veramente sacrilego. Ho voluto
mettere un qualche cosa di spiritoso, credo adatto per il contesto in cui mi
sono trovata. La vita per quante avversità possa avere, vale sempre la pena di
essere vissuta. Vorrei che questo mondo martoriato dalle guerre trovasse un po’
di pace e che tutti avessero il necessario per vivere e potessero pensare ad un
futuro migliore, dove finalmente il male viene sconfitto e si ritornasse ad una
dimensione umana, ripristinando tanti valori che purtroppo si sono persi,
incominciando dalla famiglia.
Per
finire, oggi mentre scrivo c’è il sole, dico questo perché sono un po’
metereopatica, quindi mi sento positiva. La pioggia mi rende malinconica, ma c’è
un momento che mi rilassa vale a dire quando sono nel letto sotto le coperte al
caldo ed il ticchettio delle gocce che cadono mi sembrano una dolce musica.
Chiavarino Claudia Emilia
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