mercoledì 27 agosto 2014

CLAUDIA CHIAVARINO


                  Il mio primo giorno di scuola all’Unitre

 

Incomincio con il raccontare il mio arrivo in classe.

Ero un po’ in ritardo, ed ho esordito dicendo, scusate e mi ripeto, per il ritardo.

C’è stata una risposta unanime molto spiritosa, io di rimando ho fatto altrettanto e così si è rotto il cosiddetto ghiaccio. Ho notato molto affiatamento fra gli allievi e questo mi ha fatta sentire subito a mio agio, incominciando soprattutto dalla docente.

Il pomeriggio si è svolto fra letture di racconti e poesie. A quel punto mi son detta chissà se avrò anch’io la vena poetica, forse tastandomi il polso per trovare la vena del cuore.                                                      Ho incominciato a fantasticare a pensare ad una sera stellata a guardare il cielo e vedere quella miriade di puntini luminosi e dire come fanno a stare tutti lassù senza un filo che li trattenga, che meraviglia questo spettacolare ed infinito universo ed ho voluto immaginare che mio marito sia finito su uno di questi corpi celesti e sia felice.

Scusate questa nota un po’ triste. Sono convinta che alla regia di tutto ciò, ci sia una mano “Divina”.

Spero con il tempo di scrivere meglio, perché a dire la verità mi trovo meglio nel dialogare e per sfruttare una frase detta da un certo Papa... “se sbaglio mi corigirete” non che io mi paragoni a Lui sarebbe veramente sacrilego. Ho voluto mettere un qualche cosa di spiritoso, credo adatto per il contesto in cui mi sono trovata. La vita per quante avversità possa avere, vale sempre la pena di essere vissuta. Vorrei che questo mondo martoriato dalle guerre trovasse un po’ di pace e che tutti avessero il necessario per vivere e potessero pensare ad un futuro migliore, dove finalmente il male viene sconfitto e si ritornasse ad una dimensione umana, ripristinando tanti valori che purtroppo si sono persi, incominciando dalla famiglia.

Per finire, oggi mentre scrivo c’è il sole, dico questo perché sono un po’ metereopatica, quindi mi sento positiva. La pioggia mi rende malinconica, ma c’è un momento che mi rilassa vale a dire quando sono nel letto sotto le coperte al caldo ed il ticchettio delle gocce che cadono mi sembrano una dolce musica.

 

                                                                                         Chiavarino Claudia Emilia

 

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