mercoledì 30 settembre 2015
domenica 27 settembre 2015
FOGLIETTI STRAPPATI
FOGLIETTI STRAPPATI
[mod] [del]
Quando mi è stato regalato il primo computer ho cominciato a raccogliere i vari foglietti che avevo scritto negli anni precedenti. copiarli per poi strapparli così da assottigliare quei fogli e li mettevo in uno dei blog che ero riuscita a creare.
Ho dato il titolo di "foglietti strappati" in seguito Sara una lettrice di Roma scoprì questo mio blog e veniva a leggerli, immancabilmente mi scriveva: quando strappi un altro foglietto?
Eccone uno:
I temporali.
I temporali erano avvenimenti che portavano scompiglio particolare in paese. Il suo arrivo faceva correre Eugenio (il sacrestano) a suonare le campane per allontanare questa iattura capace di distruggere un raccolto frutto del lavoro di un anno intero. A me piace ricordare che al primo accenno di tuono, ero sicura che Donna Elvira sarebbe arrivata a casa nostra per superare la paura. Io attendevo quei momenti perché la signora, per distrarsi cominciava a raccontare storie delle antiche famiglie del paese delle quali conosceva ogni storia. Misteri che lei raccontava e che io letteralmente bevevo.
In queste incursioni, a volte, mi insegnava filastrocche da lei apprese nella sua fanciullezza, Tra queste:
La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò.
Mezzo giorno era suonato
quando a casa ella tornò.
Cercò l'acqua, accese il fuoco
si sedette e riposò.
Ed intanto poco a poco
anche il sole tramontò.
Così persa ormai la lena
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.
Credo di averla ricordata bene ma se qualcuno la conosce e ho saltato qualcosa, mi fa piacere saperlo.
Altra, credo più conosciuta:
Cera una volta un re
seduto su un canapè
e disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva cominciò:
C'era una volta un re
seduto su un canapè
e disse alla sua serva.....
Continuava così a ripetermi la stessa frase all'infinito fino a che la fermavo per stanchezza nell'ascoltarla Cessato il temporale la sua serva, Francesca, tornava a riprenderla.
Maria Dulbecco
sabato 19 settembre 2015
NUOVE ESPERIENZE
NUOVE ESPERIENZE
Ero convinta di essere arrivata all’età della
stanchezza e di non essere più in grado di raccontare cosa alcuna.
Eppure, QUANTE COSE HO ANCORA DA DIRE.
In un corso di scrittura ho letto che si
scrive perché si ha qualcosa da dire . Io ho scritto tutta la vita senza
propormi poiché ho sempre pensato di non averne il diritto di farlo poiché la
vita adolescenziale mi aveva negato il diritto allo studio.
Ho letto molto e appreso molto.
Ho scritto per me stessa e
finalmente dopo una vita travagliata sono approdata in un oasi di poesia e di
serenità.
Alla mia età ho tirato fuori dal cassetto
ciò che avevo scritto ed ho invitato gli altri a farlo.
Ora sono titolare di un corso “Laboratorio di
scrittura” UNITRE RIVOLI”
In primo luogo ciò che mi ha permesso di farlo
è questo nuovo modo di comunicare: INTERNET
Avevo un po’ di dimestichezza
con la tastiera e con il video di un computer
e mi limitavo a scrivere i miei pensieri, raccogliere i vari foglietti
scritti durante la mia vita e lettere
varie.
Mi è stato poi regalato da mia figlia, un
nuovo computer e l’accesso a INTERNET.
Un mondo nuovo, potevo informarmi su tutto
ma non sapevo come interagire con lo strumento nuovo.
Dovevo capire come tutto questo poteva
servirmi.
Il linguaggio per accedere mi era del tutto sconosciuto, ho
provato a capire ma le indicazioni che
mi arrivavano dal mio trafficare con la rete erano per me incomprensibili.
Volevo capire, cosa era un blog a cosa poteva servirmi
- Claudia mi aiuti a fare un blog?-
- Si mamma, appena ho tempo-
Povera stella, lei lavora e
non abita con me ma con il suo compagno, viene a trovarmi spesso ma ha sempre i
minuti contati. Mi spiega alcune modalità come usare il computer e la rete ma
poi si spazientisce quando viene la volta seguente e io non ricordo più cosa mi
aveva insegnato.
Ho capito che dovevo provare da sola ma il
timore di mandare tutto in tilt mi faceva desistere.
Un giorno ero in attesa nell’anticamera
della mia dottoressa e tra le mani mi capita un giornale di informatica. Nella
posta della seconda pagina, una signora chiedeva come procurarsi un blog. Ho
rubato il giornale e l’ho portato a casa, appena arrivata ho letto quattro
righe di semplici istruzioni:
In men che non si dica mi
sono ritrovata catapultata in tre blog o piattaforme come si dice (forse)
Tra queste ho cominciato a scrivere sul mio
blog con Splinder. Dopo poche pubblicazioni su quello che facevo
all’unitre mi sono ritrovata un seguito
di persone con gli stessi miei interessi che mi leggevano mi commentavano e ci
scambiavamo dei consigli.
In un anno sul mio blog sono passati
ventimila persone. Tutti quelli che si
sono fermati amavano il bello scrivere e la poesia. Sono stata contattata da
altri blogghisti e da alcune persone che avevano creato dei SITI dove confluivano altre persone che
scrivevano. La direttrice di uno di questi siti, Manuela Verbasi, da Venezia mi
ha contattata ed invitata a far parte della redazione di “rossovenexiano” e vi sono tutt’ora ad
onorem.
Con loro è cominciata una collaborazione
unica. Per la prima volta. alla mia età, mi sono sentita appagata. Potevo
rovesciare sulla rete tutti i miei pensieri, curando i miei amici dell’unitre postavo i loro lavori e con l’aiuto della
stampante copiavo e alle lezioni portavo da leggere i commenti che avevano
ricevuto.
Ho creato un collegamento tra le due anime:
Unitre e internet.
Con mia sorpresa Manuela mi ha comunicato
che con tutti gli scritti dei mie amici e dei miei aveva messo insieme un
libretto bellissimo.
Abbiamo pubblicato una raccolta di poesie e racconti.
Ho poi conosciuto Jalesh splendita direttrice de: “La nostra commedia”
. Una persona sensibilissima che ha capito le mie difficoltà con la rete e mi
ha aiutata a far conoscere, sul suo sito, alcuni dei miei allievi curandone l’iscrizione
in modo che essi potevano pubblicare i loro lavori e crescere insieme
scrivendo..
Ora, alcuni dei miei scrivono
su entrambi i siti e io passo a leggere i loro progressi.
La rete è molto interessante,
basta usarlo per ciò che ci piace e
diventa poesia scambio di esperienze e
di sane amicizie.
Io. ripeto, non pensavo di poter ancora fare
tanto, a ott’antanni continuo ad interagire con quanti mi scrivono e a
pubblicare, sui miei blog tutti i miei pensieri.
Un grande saluto a chi passa da questo blog
che sta rinascendo dopo la chiusura di SPLINDER
Maria
Mastrocola Dulbecco
venerdì 11 settembre 2015
LABORATORIO
DI SCRITTURA
“ Le parole vagano libere, senza padrone e
chiunque con un pò di abilità può impadronirsene.....”
Isabelle Allende in” Eva luna
Questo corso ha come intento quello di favorire un momento di incontro tra
persone che amano leggere e scrivere.
Scritti gelosamente custoditi in un cassetto e mai fatti leggere ad
altri. Leggeremo insieme i nostri lavori, quelli già scritti e quelli che
scriveremo, dettatoci dal quotidiano osservare vivendo insieme questo modo di
comunicare.
Per diversi motivi, ogni cuore ha dei piccoli o grandi vuoti e siamo fortunati
se possiamo, ogni tanto, colmarne qualcuno interessandoci a qualcosa che ci
procura piacere.
La cosa importante di quanto andremo a fare, sta nella possibilità che pur
all'interno di una stanza, potremo spaziare lontano lasciandoci coinvolgere da
racconti e versi che esprimono, con semplicità, ogni sentimento umano.
Ci sarà spazio per tutti di presentare un nostro lavoro e se capiterà di non
riuscire a trasmettere chiaramente quel pensiero che era nel nostro intendere,
ha poca importanza, ci riusciremo meglio la prossima volta.
Cercheremo di tenere vivo il desiderio di apprezzare le cose belle, non ultime
le parole che composte in maniera armoniosa, ci procurano il piacere di
constatare quanto esse possano risultare diverse quando vengono impiegate in
maniera intelligente e creativa.
Una raccolta di pensieri , a fine anno, come ricordo del tempo passato insieme
Maria Mastrocola Dulbecco
Scrivere è liberare i nostri pensieri.
Trasmetterli
su un foglio bianco pronto ad accoglierli e gratificarci di vederli stampati
per poterli ricordare quando lo desideriamo.
E’
vivere sulla carta la vita che avremmo voluto e non abbiamo avuto la
possibilità di poterla vivere.
La
vita non ci dà una prova d’appello e così la nostra fantasia può spaziare ed
immaginare le situazioni più incredibili……sognare come ci capitava da ragazzine
quando pensavamo al nostro futuro.
Quando
la fantasia ci trasformava in principi e principesse e le emozioni ci
assalivano diventando padroni del nostro cuore.
Coraggio,
liberate la vostra fantasia e scrivete tutto ciò che vi ispira senza pensare di
essere giudicati perché non è lo scopo del corso.
Maria Mastrocola
Dulbecco
APPUNTI SULLO
SCRIVERE
E’ facile per chi scrive, riscrivere il già detto,
inevitabile.
E’ il
modo in cui si porge quello che si vuole dire che ogni volta è diverso, perché
diverso è il pensiero di ogni persona.
Diverso è lo stato di essere di ogni individuo, diverso è il percorso della
vita.
Le
vicissitudini plasmano i caratteri e diversificano le situazioni.
Persino un panorama mozzafiato
può infondere emozioni diverse o non suscitarne affatto.
Un’opera d’arte anelata per tutta la vita, può lasciarci indifferenti se
la vediamo in un momento difficile della nostra vita, in un momento in cui in
noi albergano dispiaceri e delusioni.
Maria Dulbecco
APPUNTI SULLO
SCRIVERE
Quando
si scrive devi dire senza dire, far capire tra le righe: i luoghi, le
situazioni, le professioni, i sentimenti, i legami –
Quando
scrivi una storia la stai raccontando a te stessa-
Quando
la riscrivi, il tuo compito principale è togliere tutto quello che non è la
storia.
“Scrivi con la porta chiusa”
“Riscrivi con la porta aperta”
Come
dire: quando cominci una storia è tutta tua (porta chiusa)
Poi
deve uscire e bisogna pensare a chi legge (porta
aperta)
Appunti per il “Laboratorio dim
scrittura” Unitre di Rivoli
Maria Mastrocolan Dulbecco
PER SCRIVERE
Bisogna anche saper elaborare
abilmente le vicende che l’ispirazione porta ad inventare, per suscitare e
avvincere l’attenzione del lettore.
Per scrivere, prima di tutto
bisogna saper leggere.
Poi, imporsi di scrivere ogni
giorno qualcosa, anche solo dieci minuti ma farlo sempre, anche se quello che
scriviamo, dopo una attenta lettura, finisce nel cestino.
Maria
Dulbecco
APPUNTI SULLO SCRIVERE
Per creare un testo l’autore impiega le parole, così come un
sarto usa il tessuto per confezionare un
abito.
l’originalità della scrittura è data da un “taglio”
personale che la caratterizza, e che è lo “stile”.
Lo stile è la capacità
di scegliere le parole e le espressioni
atte ad esprimere in una certa
forma un certo contenuto.
Forma e
contenuto sono inseparabili.
Alle cinque domande da porsi (chi, cosa, dove, quando,
perché) bisogna aggiungerne una sesta:
“come” :
Come presentare il contenuto.
Chi scrive deve liberare
la propria personalità per dare voce e forza espressiva al proprio
“STILE”
M: D:
APPUNTI SULLO SCRIVERE
Come i due punti opposti nella sfera celeste, il nadir e lo
zenit, l’inizio e la fine di un testo narrativo sono collegati tra loro da una
linea ideale che, in questo caso, è la TRAMA. Quando questa linea si curva su
sé stessa e i due punti si toccano, ne può scaturire una scintilla che illumina
l’intera storia.
Non è sufficiente avere
un’ispirazione: per non sprecarla è necessario.....catturarla, trasferirla
sulla pagina e svilupparla con gradualità e coerenza rispetto al contesto
narrativo di insieme.
Bisogna anche saper
elaborare abilmente le vicende che l’ispirazione porta a inventare, per
suscitare e avvincere l’attenzione del lettore.
Per scrivere, prima di
tutto bisogna saper leggere.
Poi, imporsi di scrivere
ogni giorno qualcosa, anche solo dieci minuti ma farlo sempre anche se quello che scriviamo, dopo una attenta
lettura finisce nel cestino.
Maria Dulbecco
Le parole sono di tutti e noi possiamo raccoglierle e giocare
con loro disponendole in maniera diversa a secondo del nostro umore e
dell'atmosfera che ci circonda in quel determinato momento. Possiamo comunicare
agli altri i nostri pensieri le nostre emozioni facendone partecipi i nostri
interlocutori.
A volte viene a trovarci la poesia e fortunati se in quel momento possiamo fermarci ad ascoltare riuscendo a tradurla sulla carta. Una poesia costruita a tavolino non trasmette la stessa emozione di una scaturita spontaneamente dal nostro cuore. A me è capitato poche volte e non sono mai riuscita a cercarla volutamente.
A volte viene a trovarci la poesia e fortunati se in quel momento possiamo fermarci ad ascoltare riuscendo a tradurla sulla carta. Una poesia costruita a tavolino non trasmette la stessa emozione di una scaturita spontaneamente dal nostro cuore. A me è capitato poche volte e non sono mai riuscita a cercarla volutamente.
Maria
Mastrocola Dulbecco
mercoledì 2 settembre 2015
INVITO DI ALICE
Alice è una amica del mio blog "Laboratorio di scrittura" dove mi raggiungono molti vecchi amici.
Per accontentarla comincio con il postare ciò che appare come locandina sul libretto verde di quest'anno: Libretto che viene inviato ad ogni iscritto e a Rivoli sono cieca mille...
LABORATORIO DI SCRITTURA
Per accontentarla comincio con il postare ciò che appare come locandina sul libretto verde di quest'anno: Libretto che viene inviato ad ogni iscritto e a Rivoli sono cieca mille...
LABORATORIO DI SCRITTURA
Scrivere è liberare i nostri pensieri.
Trasmetterli
su un foglio bianco pronto ad accoglierli e gratificarci di vederli stampati
per poterli ricordare quando lo desideriamo.
E’
vivere sulla carta la vita che avremmo voluto e non abbiamo avuto la
possibilità di poterla vivere.
La
vita non ci dà una prova d’appello e così la nostra fantasia può spaziare ed
immaginare le situazioni più incredibili……sognare come ci capitava da ragazzine
quando pensavamo al nostro futuro.
Quando
la fantasia ci trasformava in principi e principesse e le emozioni ci
assalivano diventando padroni del nostro cuore.
Coraggio,
liberate la vostra fantasia e scrivete tutto ciò che vi ispira senza pensare di
essere giudicati perché non è lo scopo del corso.
Maria Mastrocola
Dulbecco
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