NUOVE ESPERIENZE
Ero convinta di essere arrivata all’età della
stanchezza e di non essere più in grado di raccontare cosa alcuna.
Eppure, QUANTE COSE HO ANCORA DA DIRE.
In un corso di scrittura ho letto che si
scrive perché si ha qualcosa da dire . Io ho scritto tutta la vita senza
propormi poiché ho sempre pensato di non averne il diritto di farlo poiché la
vita adolescenziale mi aveva negato il diritto allo studio.
Ho letto molto e appreso molto.
Ho scritto per me stessa e
finalmente dopo una vita travagliata sono approdata in un oasi di poesia e di
serenità.
Alla mia età ho tirato fuori dal cassetto
ciò che avevo scritto ed ho invitato gli altri a farlo.
Ora sono titolare di un corso “Laboratorio di
scrittura” UNITRE RIVOLI”
In primo luogo ciò che mi ha permesso di farlo
è questo nuovo modo di comunicare: INTERNET
Avevo un po’ di dimestichezza
con la tastiera e con il video di un computer
e mi limitavo a scrivere i miei pensieri, raccogliere i vari foglietti
scritti durante la mia vita e lettere
varie.
Mi è stato poi regalato da mia figlia, un
nuovo computer e l’accesso a INTERNET.
Un mondo nuovo, potevo informarmi su tutto
ma non sapevo come interagire con lo strumento nuovo.
Dovevo capire come tutto questo poteva
servirmi.
Il linguaggio per accedere mi era del tutto sconosciuto, ho
provato a capire ma le indicazioni che
mi arrivavano dal mio trafficare con la rete erano per me incomprensibili.
Volevo capire, cosa era un blog a cosa poteva servirmi
- Claudia mi aiuti a fare un blog?-
- Si mamma, appena ho tempo-
Povera stella, lei lavora e
non abita con me ma con il suo compagno, viene a trovarmi spesso ma ha sempre i
minuti contati. Mi spiega alcune modalità come usare il computer e la rete ma
poi si spazientisce quando viene la volta seguente e io non ricordo più cosa mi
aveva insegnato.
Ho capito che dovevo provare da sola ma il
timore di mandare tutto in tilt mi faceva desistere.
Un giorno ero in attesa nell’anticamera
della mia dottoressa e tra le mani mi capita un giornale di informatica. Nella
posta della seconda pagina, una signora chiedeva come procurarsi un blog. Ho
rubato il giornale e l’ho portato a casa, appena arrivata ho letto quattro
righe di semplici istruzioni:
In men che non si dica mi
sono ritrovata catapultata in tre blog o piattaforme come si dice (forse)
Tra queste ho cominciato a scrivere sul mio
blog con Splinder. Dopo poche pubblicazioni su quello che facevo
all’unitre mi sono ritrovata un seguito
di persone con gli stessi miei interessi che mi leggevano mi commentavano e ci
scambiavamo dei consigli.
In un anno sul mio blog sono passati
ventimila persone. Tutti quelli che si
sono fermati amavano il bello scrivere e la poesia. Sono stata contattata da
altri blogghisti e da alcune persone che avevano creato dei SITI dove confluivano altre persone che
scrivevano. La direttrice di uno di questi siti, Manuela Verbasi, da Venezia mi
ha contattata ed invitata a far parte della redazione di “rossovenexiano” e vi sono tutt’ora ad
onorem.
Con loro è cominciata una collaborazione
unica. Per la prima volta. alla mia età, mi sono sentita appagata. Potevo
rovesciare sulla rete tutti i miei pensieri, curando i miei amici dell’unitre postavo i loro lavori e con l’aiuto della
stampante copiavo e alle lezioni portavo da leggere i commenti che avevano
ricevuto.
Ho creato un collegamento tra le due anime:
Unitre e internet.
Con mia sorpresa Manuela mi ha comunicato
che con tutti gli scritti dei mie amici e dei miei aveva messo insieme un
libretto bellissimo.
Abbiamo pubblicato una raccolta di poesie e racconti.
Ho poi conosciuto Jalesh splendita direttrice de: “La nostra commedia”
. Una persona sensibilissima che ha capito le mie difficoltà con la rete e mi
ha aiutata a far conoscere, sul suo sito, alcuni dei miei allievi curandone l’iscrizione
in modo che essi potevano pubblicare i loro lavori e crescere insieme
scrivendo..
Ora, alcuni dei miei scrivono
su entrambi i siti e io passo a leggere i loro progressi.
La rete è molto interessante,
basta usarlo per ciò che ci piace e
diventa poesia scambio di esperienze e
di sane amicizie.
Io. ripeto, non pensavo di poter ancora fare
tanto, a ott’antanni continuo ad interagire con quanti mi scrivono e a
pubblicare, sui miei blog tutti i miei pensieri.
Un grande saluto a chi passa da questo blog
che sta rinascendo dopo la chiusura di SPLINDER
Maria
Mastrocola Dulbecco
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