INGEGNO
Mia nonna amava raccontarmi ciò che lei aveva appreso nella sua vita per insegnarmi ad affrontarla e imparare come superare le difficoltà.
Soleva raccontarmi che nella notte dei tempi vivevano (in una società tutta agricola e boscaiola) uomini molto alti, dediti al lavoro dei campi e alla cura dei boschi.
Arrivarono da paesi lontani una nuova razza di individui molto bassi e non erano capaci di svolgere il lavoro del territorio. Forse volevano anche imparare ma, gli uomini alti, non li hanno accolti molto bene , gelosi del loro sapere li lasciarono in disparte e davano loro da mangiare qualcosa in misura minima e mal volentieri. Quando si recavano al lavoro, i bassi, rubavano i pani destinati alla mensa degli alti.
Questo creò molto malcontento così gli alti si riunirono e decisero di legare i pani ai rami più alti degli alberi in modo che i bassi non ci arrivavano e loro potevano trovare intatti i loro pani al ritorno dal lavoro.
Soddisfatti del loro ingegno, tornavano alla sera e potevano sfamarsi con i pani messi al sicuro.
I bassi cominciarono a patire la fame e fu giocoforza inventarsi il modo di sopravvivere. Avevano a disposizione solo rami secchi, bassa vegetazione e ruscelli di acqua.
Ingegnandosi a loro volta, i bassi, riuscirono a costruirsi una fionda e con le foglie più larghe della vegetazione formavano dei sacchetti che riempivano di acqua e con l’aiuto delle fionde la spruzzavano verso i pani , li ammorbidivano fino a farli sbriciolare e cadere a terra così da potersi sfamare.
Gli alti cominciarono a non trovare più i loro pani e capirono che questi bassi, in quanto a ingegno, non erano da mano.
Convennero che avrebbero dovuto scendere a patti con loro e accordarsi sul cibo e sul lavoro. Le due razze trovarono un’intesa e si mescolarono lavorando insieme.
Da allora convissero insieme alti e bassi dando origine all’uomo attuale di statura un pò meno alta e un pò meno bassa.
Convivono ora alti e bassi fornendo ognuno il proprio ingegno per il comune progresso e benessere.
Maria Mastrocola Dulbecco
Una bella e importante lezione.
RispondiEliminaGrazie Maria!
Lara