sabato 19 gennaio 2013

                         INGEGNO
    Mia nonna amava raccontarmi ciò che lei aveva appreso  nella sua vita per insegnarmi ad affrontarla e imparare come superare le difficoltà.
   Soleva raccontarmi che nella notte dei tempi vivevano (in una società tutta agricola e boscaiola) uomini molto alti, dediti al lavoro dei campi e alla cura dei boschi.
   Arrivarono da paesi lontani  una nuova razza di individui molto bassi e non erano capaci di svolgere il lavoro del  territorio. Forse volevano anche imparare ma, gli uomini alti, non li hanno accolti molto bene , gelosi del loro sapere   li lasciarono in disparte  e davano loro da mangiare qualcosa  in misura minima e mal volentieri.  Quando si recavano al lavoro,  i bassi, rubavano i pani destinati  alla mensa degli alti.
   Questo creò molto malcontento così gli alti si riunirono e decisero di legare i pani ai rami più alti degli alberi in modo che  i bassi non ci arrivavano e loro potevano trovare intatti i loro pani al ritorno dal lavoro.
   Soddisfatti del loro ingegno, tornavano alla sera e potevano sfamarsi con i  pani messi al sicuro.
   I bassi cominciarono a patire la fame e fu giocoforza inventarsi il modo di sopravvivere. Avevano a disposizione solo rami secchi, bassa vegetazione e ruscelli di acqua.
   Ingegnandosi a loro volta, i bassi, riuscirono a costruirsi una fionda e con le foglie più larghe della vegetazione  formavano dei sacchetti che riempivano di acqua e con l’aiuto delle fionde la spruzzavano  verso i pani , li ammorbidivano  fino  a farli sbriciolare e cadere a terra così da potersi sfamare.
   Gli alti cominciarono a non trovare più i loro pani e capirono che questi bassi, in quanto a ingegno, non erano da mano.
Convennero  che avrebbero dovuto  scendere a patti con loro e accordarsi sul cibo e sul lavoro. Le due razze trovarono un’intesa e si mescolarono lavorando insieme.
   Da allora convissero insieme alti e bassi dando origine all’uomo attuale di statura un pò meno alta e un pò meno bassa.
   Convivono ora alti e bassi fornendo ognuno il proprio ingegno per il comune progresso e benessere. 
                                                  Maria Mastrocola Dulbecco



1 commento: